Mission & Vision

Scelte valoriali del Circolo Didattico 6 Rimini

In quanto comunità educante, la scuola promuove la condivisione di quei valori che fanno sentire i membri della società come parte di una comunità vera e propria. La scuola affianca al compito “dell’insegnare ad apprendere” quello “dell’insegnare a essere”.
La presenza di bambini e adolescenti con radici culturali diverse è un fenomeno ormai strutturale e non può più essere considerato episodico: deve trasformarsi in un’opportunità per tutti.
La promozione e lo sviluppo di ogni persona stimola in maniera vicendevole la promozione e lo sviluppo delle altre persone: ognuno impara meglio nella relazione con gli altri. Non basta convivere nella società, ma questa stessa società bisogna crearla continuamente insieme.
Il sistema educativo deve formare cittadini in grado di partecipare consapevolmente alla costruzione di collettività più ampie e composite, siano esse quella nazionale, quella europea, quella mondiale.
La finalità è una cittadinanza che certo permane coesa e vincolata ai valori fondanti della tradizione nazionale, ma che può essere alimentata da una varietà di espressioni ed esperienze personali molto più ricca che in passato.
La nostra scuola, inoltre, deve formare cittadini italiani che siano nello stesso tempo cittadini dell’Europa e del mondo. I problemi più importanti che oggi toccano il nostro continente e l’umanità tutta intera non possono essere affrontati e risolti all’interno dei confini nazionali tradizionali, ma solo attraverso la comprensione di far parte di grandi tradizioni comuni, di un’unica comunità di destino europea così come di un’unica comunità di destino planetaria. La scuola è luogo in cui il presente è elaborato nell’intreccio fra passato e futuro, tra memoria e progetto.  Con la consapevolezza che la scuola si trova ad agire in un contesto sociale e culturale articolato e in continua trasformazione, il nostro Circolo vuole attivare interventi educativi finalizzati a:        Potenziare al massimo le competenze trasversali degli alunni, quali capacità di collaborare e lavorare in gruppo, capacità di cogliere relazioni tra fenomeni e problemi, capacità di attivarsi nella ricerca di soluzioni possibili a problematiche aperte, capacità di progettare e di assumersi impegni da portare a termine. L’acquisizione graduale di tali competenze articolate e complesse garantirà agli alunni l’inserimento efficace e flessibile nel tessuto sociale e culturale del nostro tempo. 

        Approfondire le relazioni tra benessere psicofisico, potenziamento delle “life skills”, intese come “abilità di vita” e processi di apprendimento ispirati al concetto di intelligenze multiple. 

        Garantire a tutti gli alunni un percorso formativo unitario in grado di valorizzare le differenze individuali e culturali dei singoli, offrendo a ciascuno opportunità educative efficaci e pertinenti. Attraverso l’organizzazione flessibile di tempi e gruppi di lavoro, le Scuole del Circolo vogliono offrire agli alunni l’opportunità di sperimentare situazioni di studio diversificate, in grado di valorizzare i potenziali individuali, di incrementare diverse modalità espressive e comunicative, di dare risposte efficaci ai bisogni formativi individuali, di dare spazio all’uso integrato di più linguaggi. 

        Promuovere le condizioni ottimali per il passaggio degli alunni da un ordine di Scuola al successivo. Al fine di garantire a ciascuno un percorso formativo “senza salti”, le Scuole si impegnano a curare in modo particolare le fasi di accoglienza, a trasmettere informazioni e materiali di documentazione della storia e delle esperienze vissute dai bambini, a partecipare ad attività di progettazione comuni tra insegnanti dei diversi ordini di scuola, a programmare momenti di attività condivise tra alunni in fase di passaggio. 

        Attivare, nelle classi e nei gruppi flessibili di lavoro, dinamiche collaborative, di aiuto reciproco, di condivisione delle regole, di ascolto attivo, nella consapevolezza che si promuovono processi di insegnamento/apprendimento solo nella misura in cui insegnanti e alunni partecipano attivamente ed in modo condiviso al processo di costruzione delle conoscenze. 

        Verificare, valutare, migliorare costantemente il funzionamento, l’organizzazione, l’efficacia delle attività pedagogiche e didattiche e dell’offerta formativa nel suo complesso, anche in rapporto all’emergere di nuovi bisogni. Per fare ciò si intende consultare regolarmente anche la componente genitori sia attraverso incontri istituzionali appositamente predisposti, sia attraverso la somministrazione di questionari. 

Il fenomeno dell’immigrazione è considerato un elemento costitutivo della nostra società. L’integrazione piena degli immigrati è un obiettivo fondamentale e il ruolo della scuola è primario. 

 L’istituzione scolastica è luogo naturale di accoglienza, di incontro, di confronto, di scambio. Essa ha bisogno di una progettualità adeguata che consenta di gestire un’accoglienza efficace e percorsi non rigidi, ma flessibili ed operativi, pronti ad essere attivati in caso di necessità.  Per fare questo ha bisogno di strumenti e di supporti efficaci, quindi intende operare in modo sinergico con tutte le altre istituzioni del territorio, con gli Enti, con le Associazioni al fine di ottimizzare le risorse disponibili, coordinare gli interventi e creare le condizioni per una crescita cultura sia attenta ai bisogni educativi e affettivi delle nuove generazioni. 

La nostra Scuola si vuole porre come luogo di incontro, di confronto e di dialogo tra le diverse specificità sociali e culturali presenti nel territorio e intende operare in modo da promuovere la co-evoluzione delle diverse componenti del sistema, per una crescita complessiva. Per questo intende promuovere momenti di incontro e di dialogo e occasioni di formazione per tutte le componenti. 

Peculiarità del Circolo  

  Il nostro compito è quello di educare “la persona”: un essere unico ed irripetibile. Ogni bambino, ogni ragazzo ha la necessità di essere educato, nel senso etimologico del termine, che deriva dal latino ex-ducere, tirar fuori: ha bisogno di essere aiutato a scoprire il valore di se stesso, delle cose e della realtà. 

Questa persona, unica ed irripetibile, può essere educata a conoscere, ad accettare, a tirar fuori e costruire sé, solo entrando in rapporto con la realtà che la circonda. E la realtà è fatta di persone, di fatti, di eventi, del presente e del passato, di cui il presente è figlio. 

L‘arte, la storia, la letteratura, le scienze non sono che strade tracciate da uomini per capire, scoprire, conoscere questa realtà: per questo possono essere interessanti ed aiutare a scoprire il sé ed apprezzare l’altro. 

La scuola deve essere un luogo dove si riconosce significato a ciò che si fa e dov’è possibile la trasmissione dei valori che danno appartenenza, identità, passione. Primo fra tutti, il rispetto di sé e degli altri, generato dalla consapevolezza che esiste un valore intangibile: la dignità di tutti e di ciascuno nessuno escluso Questo chiede alla scuola un surplus: educare istruendo è un‘aggiunta di responsabilità del docente come del genitore che si declina nell’essere maestri di vita, testimoni di ciò che si trasmette. 

La scuola è luogo di incontro e di crescita di persone. Persone sono gli insegnanti e persone sono gli allievi. Educare istruendo significa essenzialmente tre cose: 

        Consegnare il patrimonio culturale che ci viene dal passato perché non vada disperso e possa essere messo a frutto; 

         Preparare al futuro introducendo i giovani alla vita adulta, fornendo loro quelle competenze indispensabili per essere protagonisti all’interno del contesto economico e sociale in cui vivono; 

        Accompagnare il percorso di formazione personale che uno studente compie sostenendo la sua ricerca di senso e il faticoso processo di costruzione della propria personalità. 

Nell’ “ex-ducere”, nel tirar fuori ciò che si è e nella relazione con gli altri, si impara ad apprendere. Obiettivo della scuola è quello di far nascere la curiosità, lo stupore della conoscenza, l’ingegno, la pluralità delle applicazioni delle proprie capacità, abilità e competenze. 

            Solo se non si rinuncia ad educare istruendo si può mettere veramente a frutto l’unicità e l’irripetibilità di ogni singolo individuo. Solo così ogni persona può essere protagonista e costruire il proprio futuro in modi plurali, diversi ed innovativi. 

            La nostra scuola vuole essere un luogo in cui nelle diversità e nelle differenze si condivide l’unico obiettivo che è la crescita della persona. Solo così si capisce che cosa significa una scuola capace di consegnare il patrimonio culturale che ci viene dal passato, di accompagnare il bambino nella scoperta del senso e di promuovere la capacità di innovare e di costruire il futuro che ogni singola persona ha. 

            La nostra scuola sottolinea, con forza, la centralità della persona-studente, protagonista attivo all’interno di un sistema formativo aperto, flessibile, cooperativo. Fare ciò significa realizzare una rete di azioni integrate, atte a valorizzare lo stile cognitivo unico ed irripetibile proprio di quello specifico studente, uscendo da ogni genericità e standardizzazione. Educare istruendo significa incrociare lo stile cognitivo del bambino. La scuola dell‘autonomia è una scuola che concentra la propria proposta formativa ed il percorso curricolare nell’attenzione a quell’essere unico ed irripetibile che si ha in classe. 

            La nostra scuola dell’Infanzia concorre a promuovere la formazione integrale dei bambini da tre a sei anni, perché diventino soggetti liberi, responsabili e partecipi alla vita della comunità (Orientamenti del 1991). (Indicazioni Nazionali per i Piani Personalizzati delle attività educative nella Scuola dell’Infanzia – art. 8 D.P.R. 275/D.lgs. 23/1/04) e nuove Indicazioni per il Curricolo (settembre 2012). 

La “continuità” del processo educativo è la finalità che la scuola dell’infanzia condivide con la scuola primaria, la quale concorre alla “formazione dell’uomo e del cittadino” secondo i principi sanciti dalla Costituzione e promuove la “prima alfabetizzazione culturale” attraverso l’acquisizione di tutti i fondamentali tipi di linguaggio. (Indicazioni Nazionali per il Curricolo-Settembre 2007). 

            Le insegnanti di scuola dell’Infanzia e Primaria si propongono di perseguire “la costruzione dell’identità, la conquista dell’autonomia e lo sviluppo della competenza” e la promozione di una Cittadinanza attiva e responsabile nei bambini che frequentano i due gradi scolastici: 

        La Costruzione dell’Identità si realizza nella progressiva conoscenza di se stessi, delle proprie caratteristiche e peculiarità. Si sviluppa nell’esperienza sociale, quindi nelle interazioni comunicative e relazionali che ognuno 

stabilisce con gli altri; 

        La Conquista dell’Autonomia consente di elaborare forme indipendenti di esplorazione della realtà; 

        Lo Sviluppo della Competenza è strumento necessario per il raggiungimento delle prime due finalità: il bambino “competente”, che “sa” ed è in grado di fare è colui che si costruisce un’identità sempre più sicura e conquista 

un’autonomia sia pratica che intellettuale. 

        La Promozione di una cittadinanza attiva e responsabile si fonda “sulla necessità di stabilire regole condivise, implica il primo esercizio del dialogo e l’attenzione del punto di vista dell’altro, riconosce i diritti e doveri uguali per tutti, pone le fondamenta di un comportamento eticamente orientato, 

rispettoso degli altri dell’ambiente e della natura” (Indicazioni Nazionali 

nuovi scenari ,2018) 

            La nostra idea condivisa di scuola è pertanto orientata dal concetto di cambiamento: del contesto scolastico, delle relazioni scuola-famiglia, del coinvolgimento dell’ente locale e delle comunità. 

            Il cambiamento richiede motivazione e una riflessione delle istituzioni sul loro ruolo, un confronto condiviso sulla Carta Internazionale dei Diritti del bambino, sviluppando percorsi didattici, in larga parte esperienziali, attraverso l’attenzione, l’osservazione e l’ascolto del bambino, protagonista attivo del processo di cambiamento.